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10 | Lettere |
pur mai non cessino dal tribolare il patrio genio e buon gusto, io me ne richiamo al giudizio pubblico, s’egli esiste in Italia, poichè esso ben fu rassomigliato ad un fiume, che oqnor correndo e posando suo lezzo rende l’acque purgate col tempo, le quali fannosi per tal modo specchio fedele onde prendon consiglio sicuro l’arti e gl’ingegni. Che se un tal giudice è più difficile a ritrovarsi tra noi, che nell’altre nazioni unite ad un centro, e così ad un tribunale, quell’altro non manca de’ posteri somigliante all’antico spartano de’ vecchi assistenti agli esercizi de’ giovani combattitori immune di parzialità, di gelosia, d’imprudenza, sembrandomi sempre i contemporanei troppo suggetti a cotai passioni e vizj più giovanili. Così parmi d’essere esente dal nojoso impegno di far un tomo d’apologie su la mia critica, e su l’altrui troppo inutilmente.
A maggiore utilità piuttosto augurar voglio alla prossima età ch’ella sia meglio disposta a gustare la buona critica letteraria quando sia urbana, senz’astio e senz’audacia, e per solo amor del buon gusto e dell'