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E così dite del resto, che troppo lungo sarebbe dir tutto. Voi vedrete una Farmaceutica nuova, e forse più utile dell’antica. Così tanti versi potran servire ad un’arte necessaria al pari dell’altre. Già per la Poesia non erano certamente.
Dopo che gli uditori ebbero alquanto al pensiero sorriso, e fatto plauso del Fracastoro, soggiunsero infine doversi con certe leggi dar forza alla nuova promulgazione della Riforma, perche quella non gioverebbe, se rimanessero ancora gli abusi introdotti in ogni parte d’Italia.
A toglier questi pertanto stabilirono alcune regole per gli studj, e per la letteratura Italiana universale; e diedero a queste espresso consenso Dante, Petrarca, Ariosto, e gli altri primarj insieme co’ Greci, e Latini. Voi le troverete al fine di questa mia lettera.
Frattanto, Arcadi illustri, io vi prego e scongiuro, per la comune carità della Patria, e della Poetica, che vogliate con l’autorità del vostro gravissimo tribunale dar forza a queste leggi, e promovere fermamente la integrità, e la gloria dell’italica Poesia, che