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222 | Orazione |
me più numerosa, ed illustre, e sia ricca insieme de’ convitati più eletti, benché a caso lontani di tempo, e di luogo. A ciò fare i giovani s’accompagnin co’ vecchi, e vendano almen di passaggio gli assenti a visitare la patria, come è certo, aver fatto non una volta i prelati, e circa il quarantesimo di quel secolo molti di loro.
Cinque pertanto dottissimi porporati, il Morone1 fatto già modenese, come v’è noto, il Bertano, il Badia col Cortese, e col Sadoleto da minori prelati seguiti, il Fiordibello, il Manzuolo, il Sigonio, ed il giovane Sadoleto entrino primi, e ne’ seggi si pongan d’onore accolti alle soglie dal Grilenzone in sua casa, a cui vien compagno d’uffìzi ospitali l’amico carissimo, e principal Castelvetro. Succedono loro due possenti del pari, che nobilissimi cavalieri il conte Guido, ed il conte Alessandro Rangone, mecenati ad un tempo, e coltivator delle lettere, e de’ letterati. Ma sin d’ allor forse
do- |
- ↑ Nato a Milano.