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sopra le Lett. e l’Arti Mod. |
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famosi deli’ età più famosa, e più bella. Voi già sapete, o signori, che in cotai cene era legge di pascer la mente, ed il corpo, di gustar le vivande non meno, che la dottrina, di frammischiare ai bicchieri, ed ai vini non i brindisi insulsi, od importuni, ma i leggiadri epigrammi, le dotte quistioni, i problemi, i proverbi, le novelle, e le poesie orarcene, or latine, or volgari. Il Grilenzone già fatto autorevole, e chiaro per quell’ammirabile concordia per lui mantenuta gran tempo de’ suoi cinque fratelli, e delle cinque lor donne, tutti occupati, e operosi, e in una famiglia congiunti, e ad una mensa sedenti co’ cinquanta loro figliuoli, e con ospiti concittadini, e stranieri a quello spettacolo non più veduto concorsi, quasi in albergo dalla virtù aperto, e dalla più nobile cortesia, la casa medesima apriva a lezion pubbliche di latino, e di greco, all’educazion letteraria de’ giovani cittadini, e a tempo prefisso eziandio a quelle cene accademiche, ch’io vi diceva. Ora scegliere qual più vi piace di quelle, che per rnolt’anni si celebrirono, e di molte una sola ne componete, perchè insie-