Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 11, 1800.djvu/216

212 Orazione

to, e di Cimabue, de’ Villani e de’ Boccacci, e già Modena elesse a suo signore la prima volta Obizzo d’Este II, poi Azzo VIII suo figlio, e nel secol seguente dopo alcune discordie, e un breve regno de’ Pii, torna ella per sempre, e dassi spontanea ad Obizzo III, e a Nicolò I. Ne meno era richiesto a sostenere gl’ingegni, e il valor modenese dell’union degli estensi con voi per non tornar nella barbarie tra l’armi, e i furori de’ guelfi, e de’ ghibellini a que’ due secoli dolorosi del 1200, e 300. Essendo adunque l’Italia non sol ravvivata, ma quasi adulta venuta ne’ dotti studj, onde resistere all’armi, ed alle fazioni per quell’ardire medesimo, e quella costanza, che spirali le guerre civili, voi mostraste con altre città più famose pochi si, ma preclari coltivatori dell’arti, e delle lettere; ed un Giovanni da Modena1 contemporaneo del Petrarca alle muse italiane diè il seggio quì,


do-

  1. Fiorì nel 1370, e 80.