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206 Orazione

sovente tra questi pensieri quella torre, e quel tempio, e il tuo nome rileggo in lapida conservato con loro a memoria non meno, che ad ammaestramento de’ posteri tuo:, e collocato quasi a saggio prevedimento alla vista del pubblico foro, ed in faccia del pubblico seggio, e palagio della ragione, delle leggi, de’ magistrati! Ma non posso, a dir vero, tacermi, o signori, allor che sento il titol di gotico darsi a quelle moli degne di tanto rispetto! E dove trovate, o indotti, quel sèsto acuto negli archi, il quale accusa la barbarica corruzione del gusto tedesco, (detto gotico1 senza ragione) la qual sol


do-

  1. Saggio dell’archittetura gotica del P. Frisio. L’imposta dell’arco gotico è più soda di quella del romano, ma è il contrario nei punti di mezzo tra l’imposta, e la cima. Il Gotico non provvide abbastanza nè alla solidità reale, nè all’apparente che vuol che il pieno sia sopra il pieno, il vuoto sul vuoto. Gli ornati suoi son capricciosi, e la sola intemperie li guasta in tante statue sospese quasi in aria, e sin negli archi delle finestre &c. La lode loro è in grandiosità, ampiezza delle arcate, intreccio decostoloni, delle navi proporzionati nelle parti principali de’ pilastroni, delle colonne, logge &c