le antiche in ogni valore, come spero mostrarvi. Riparatisi adunque alcuni pochi degli abitanti a città nuova, il cui nome, ed il sito a quattro miglia a Ponente ancor dura, e raccoltisi intorno al corpo sacro di Geminiauo, che i disastri d’allora, la povertà, la fiducia facevan que’ santi depositi il sol tesoro, la sola speranza, e quindi un asilo, uno stendardo, un’alleanza de’miseri erranti, appena un raggio intravvider di pace1 al 988, che frenati i torrenti, e rimessi alquanto le cose, trasportassi la città nuovi all’antica, incominciando a rifabbricarla per mano de’ monaci con s. Pietro, perchè essi furono in que’ tristi secoli i ristoratori delle città, e delle campagne, come i custodi pur furono delle lettere, e degli studi. Ed ecco feià dopo un secolo solo il valor modenese risorto, ecco l’arti rivivere a gara, ecco levarsi di terra2 un tempio marmoreo, e
- ↑ Sigonio, Vandelli, Muratori.
- ↑ Vedr. Tom. I. L. 6. falsamente attribuisce la torre a Desiderio re de’ Long. 354.