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DELL1 A UTORE* 6l che abbaglia ? che fa studiar per intenderli , tessuto a sentenziosi membretti , a sensi in- voleri, a contrapposti affettati , e saltellanti ♦ Altri giungono a tal licenza, che introdiu cono francamente parole straniere , e france-r sismi , o coniano nuove voci come sovrani della lingua , se pur non son anzi di quella ignari ♦ Ho letto il libro Storia Critica de* Teatri encomiato da giornalisti, ed ha il pregio veramente di molta erudizione , di molto ingegno, ed anche di stil felice, e corrente, banche giudichi delle opere teatrali or senza averie ben lette , or senza bene averle intese, or con troppa parzialità , or con aperta ingiustizia. Io non posso abbastanza stupire, come un rale scrittore impunemente adoperi così strane parole come sono piroettare , vanitoso , interloquire, sber teff are , fantasioso * orroroso , gerbone , està , e dica di Cornelio che fu succeduto da Racine, per dir che Radile successe a Cornelio , e imitato da Eu- ripide, per dir che Seneca ha imitato un pas? so del tragico greco, e tali altri modi inusitati ( benché forse due o tre delle citate par role si trovino in crusca ) o certamente mal col-