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dell* Autore, $ ffclie circonlocuzioni non ponno stare coll* fòrza de’ pensieri , col nervo dell5 orazione , colla sostanza deli’istruzione ; ma teniam ferina la proprietà delie parole , della sintassi , delle figure, e il corso fluido, e naturai del periodo , senza eleganza non potendosi andare, il ripeterò sempre, all’immortalità . Bea inrendo la difficoltà di congiungere insieme la grazia dell’antico colla solidità dello scriver moderno , e confesso d* averlo spesso tentato io medesimo indarno volendo trattare di certe materie, Ma se non è forse possibile conservar quella grazia, perchè non potremo evitare un altro estremo } Chi può obbligarne ad ignorare la costruzione , e correzione grammaticale, la purità , la chiarezza , e P or* dine naturale ai nostro linguaggio, eh’è fissato in quanto alla sostanza, e natura sua da tanto tempo, e non può cambiarla senza degenerare ? Zanòrri , e Galileo non si diran già scritror verbosi, e inetti . E chi più di loro maneggiò argomenti gravi , profondi , filosofici, geomerrici , e chi più di loro so-* stenne una facile elocuzione numerosa , e regolata insieme non men che colta , gentile f