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minciava così: «Il mio povero marito....». Aveva tre figliole tutte sposate, che andava a trovare per le feste solenni.

Era invecchiata tra cinque casupole, che chiamano Ferraiola, a ridosso d’una scorciatoia scavata sul galestro e le macchie di ginepro. Questa scorciatoia è l’ultima svoltata, dinanzi al lavatoio, che si trova per salire a Pari; e porta, passando da Casale, fino a Paganico e poi a Grosseto.

La prima figliola stava a Pari, ossia distante meno di mezzo chilometro da Ferraiola; ma la zia non si sarebbe mossa da casa senza mettersi il migliore vestito, e parlava di Pari come di un territorio straniero, a cui non s’appartiene e con il quale non c’è niente da vedere, dove non si va

Tozzi, Bestie. 4