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con malevola e giusta ironia. Non era, forse, l’unico modo per non ingannarmi più? Impazzito per aver pensato subito che io potevo finalmente credere: effetto del mio bisogno di credere. Dopo tanto tempo, ecco che in vece di altre cose innumerevoli, di ogni genere, io ripenso ai due miei carri. E alla mia vita quale avrebbe dovuto essere.

A me non era lecito escire dal mio paese. Ascoltare là le musiche della domenica, passeggiare con tutti gli altri le mezze giornate intere per la strada che gira attorno alle case, amare qualche ricca fantoccia.

E, sopra a tutto, avere ancora i due carri verniciati di rosso.

Il gallo che la mattina fa tremare il cuore di gioia; le noci