![]() |
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. | ![]() |
— 155 — |
meri, per dar loro la gioia di doventare anch’io terra da sémina.
E se guardo i cavalli che tirano i barrocci, riparo in vano le sferzate.
Se sento cantare i vagabondi e gli ubriachi, io mi rattristo; se guardo gli orti, mi piacciono le campane che fanno finta di annaffiarli; e cambierei di posto volentieri con le stelle.
Ma la luce della luna si diverte a farmi sentire le civette.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/fd/Gelli_-_Codice_cavalleresco_italiano_-_separator.png/15px-Gelli_-_Codice_cavalleresco_italiano_-_separator.png)