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Alla fine dovevo supplicare questa gente che mi desse un poco di tregua: la sentivo attorno alla mia giovanezza come insetti attorno ad un lume acceso allora allora. Qualcuno mi perseguitava e mi faceva venire i brividi; un altro voleva stare in casa con me, ed io non potevo mandarlo via.
Ecco che il mio libro doventava la vita stessa, la gente cioè che conoscevo!
Ma soffrivo e sentivo una specie di malessere vertiginoso; e m’invogliavo di pigliare a sassate, per scherzare.
In vece, i moscerini m’entravano negli occhi; e mi venivano le lacrime.