Pagina:Bestie.djvu/141


— 135 —


Quel melo, il più bell’albero del mio campo, lo saluto tutti i giorni dalla finestra.

So che l’ha piantato il mio zio Pellegro. Ma lo avevo visto la prima volta quando mio padre dovette tagliare i legacci di salcio perché lo stringevano troppo; e il fusto, ingrossando, s’era quasi reciso.

Allora gli cambiarono il palo.

L’anno dopo fece tre mele; e mezza mi fu data ad assaggiare.

Per altri tre o quattro anni non lo vidi più.

Ma quando ripassai di lì, s’era