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uno stecco; e si mise a guardarmi fisso. Pareva che i suoi occhi si allargassero sempre di più; ma mi sentivo tanto più forte di lei che non pensavo né meno a offenderla. Mi disse:
— Vuoi scommettere ch’io vado dal procuratore del re?
— E perché no? Potevi esserci andata. Così mi sarei fatto fare la minestra più salata, se non c’eri in casa!
Si slanciò; io mi riparai con un braccio piegato.
In questo mentre vedemmo, tutti e due insieme, non so come, una formica che dall’orlo del fiasco stava per scender dentro o cadervi.
La rabbia finì subito. Ella la prese con le dita e la scaraventò lontano. Io dissi: