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Della Valsugana. 33

trenta milla nè rimasero prigioni, con quantità di donne, et fanciulli non posti in numero, Veronesi per sì felicissimo successo, vennero ad incontrar Mario, et Quinto Catullo, et come trionfanti nella Città condussero: et nella Valle Policella in memoria di tanta vittoria fecero nobil, et forte Castello, et lo nominarono Mariano, hoggidì detto Marano. Andati à Roma da tutto il Popolo furono con tanto giubilo incontrati, et ricevuti, dando à Mario la lode di terzo edificator di Roma, per haverla sollevata da non minor pericolo, che già fù nella guerra di Senoni Francesi; et offerirono due trionfi à Mario solo, non volse egli solo trionfare, mà insieme con Catullo. L’istesso Conte, et il Saraina scrivono, che quei pochi di Cimbri, che restarono da tanta stragge, scamparono, et finalmente si ridussero sopra questi monti, per non più tornar alle case loro, si fermarono, et talmente si annidarono, che ancora i Posteri loro vi sono, trà quali sono annoverati anco questi, che habbitano nel predetto Monte di Roncegno. Il Castello d’Ivano e fabricato in un bel Colle tutto fruttifero, commodo d’habitationi, ben monito, et adornato di giardini, et possessioni anesse, riguardante il Meridie, Ponente, et Settentrione; hà sotto di se Strigno Borgo, con le Ville di Scurelle, Spera, Hospitaletto, Villa, Bieno, Samone, Ivano, Frazzena, et Agnedo; con la Valle di Thesino, ove vi sono trè Ville, cioè Pieve Villa, ch’è la Chiesa Parochiale di tutta quella Valle, et hà la Chiesa di San Sebastiano. Castello seconda Villa grossa di 400. fuochi in circa, et hà quattro Chiese. Et Cinte terza Villa, che hà anch’essa la sua Chiesa; et dalla gran copia di molti migliara di pecorelle, che queste hanno, cavano grand’utile dalle lane; hà molti monti ripieni di pascoli per l'estate; molte Selve, che molto utile de legnami cavano; il fiume Grigno per essa Valle scorre, sopra il quale molti edificij vi


E stan-