trenta milla nè rimasero prigioni, con quantità di donne,
et fanciulli non posti in numero, Veronesi per sì felicissimo
successo, vennero ad incontrar Mario, et Quinto
Catullo, et come trionfanti nella Città condussero: et nella
Valle Policella in memoria di tanta vittoria fecero nobil,
et forte Castello, et lo nominarono Mariano, hoggidì detto
Marano. Andati à Roma da tutto il Popolo furono con
tanto giubilo incontrati, et ricevuti, dando à Mario la lode
di terzo edificator di Roma, per haverla sollevata da
non minor pericolo, che già fù nella guerra di Senoni
Francesi; et offerirono due trionfi à Mario solo, non volse
egli solo trionfare, mà insieme con Catullo. L’istesso
Conte, et il Saraina scrivono, che quei pochi di Cimbri,
che restarono da tanta stragge, scamparono, et finalmente
si ridussero sopra questi monti, per non più tornar alle case
loro, si fermarono, et talmente si annidarono, che ancora
i Posteri loro vi sono, trà quali sono annoverati anco questi,
che habbitano nel predetto Monte di Roncegno.
Il Castello d’Ivano e fabricato in un bel Colle tutto fruttifero,
commodo d’habitationi, ben monito, et adornato
di giardini, et possessioni anesse, riguardante il Meridie,
Ponente, et Settentrione; hà sotto di se Strigno Borgo, con
le Ville di Scurelle, Spera, Hospitaletto, Villa, Bieno,
Samone, Ivano, Frazzena, et Agnedo; con la Valle di Thesino,
ove vi sono trè Ville, cioè Pieve Villa, ch’è la Chiesa
Parochiale di tutta quella Valle, et hà la Chiesa di San Sebastiano.
Castello seconda Villa grossa di 400. fuochi in
circa, et hà quattro Chiese. Et Cinte terza Villa, che hà
anch’essa la sua Chiesa; et dalla gran copia di molti migliara
di pecorelle, che queste hanno, cavano grand’utile dalle
lane; hà molti monti ripieni di pascoli per l'estate; molte
Selve, che molto utile de legnami cavano; il fiume Grigno
per essa Valle scorre, sopra il quale molti edificij vi