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vembre, con quattro giorni sussequenti, che sono giorni cinque franchi per ogni Mercato; confirmato anco dal Serenissimo Arciduca Sigismondo Francesco Regnante. Si fanno anco in detta Terra nei giorni di San Lorenzo à dieci d’Agosto, e di San Mattheo 21. Settembre due altre Fiere.


Delle Famiglie estinte.

DElla Perota del sudetto Borgo, si legge nel precitato Bonifacio, che hebbe un valoroso Capitanio (così dall’istesso Historico chiamato) che servì Lilio Rè di Padova l’anno 452. contro il fierissimo Athila, che per soccorso d’Aquileia da lui assediata, mandò Foresto Prencipe d’Este valorosissimo suo cognato, che sotto di se haveva mille cinquecento Cavalieri, tre milla pedoni, et seicento balestrieri, quale con Peroto del Borgo (dice egli) havendo fatto fuori della Città un Castello di legno, et ivi con esso stando spesse volte diedero gran danno all’inimici, questa Famiglia già sessant’anni in circa restò in detta Terra del Borgo estinta. Rambaldo, et Fratelli di Castel Novo (come da una cronica antica si legge) l’anno 1296. godessero Telvana, et Ivano, et tenessero anco un Castello sopra un Collicello poco discosto dalla Chiesa di Santa Malgarita della Villa di castel Novo, et che fossero anco Signori di Caldonazzo, et Torre franca. Sichone figliuolo d’Antonio d’Ivano, et di castel Novo nell’istessa cronica si legge, circa l’anno 1391. havesse per moglie Aldrigetta figliuola d’Aldrigetto di Gresta, et castel Barco, questi instituissero alcuni Beneficij Ecclesiastici, trà quali Santa Croce nella predetta Terra del Borgo; San Gio di Telve di sopra; et San Giacomo di Telve di sotto. Sisto di castel Novo (scrive Giacomo Schrench Secretta-


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