va, Trivigio, et Vicenza, come scrive il Bonifacio, che
Trivigiani havuta la Christiana Religione lasciando la loro
arma della Torre, levarono la Croce bianca in campo rosso,
con due stelle nella parte superiore; per esprimere, che
con la purità delle loro candide conscienze, et con il spargimento
del loro vermiglio Sangue erano pronti à portar
la croce, con speranza d’esser collocati nel Cielo, ove nel
cospetto della Diurna gloria habbiano à risplendere come
chiarissime stelle; et ciò fecero ad imitatione de Padovani,
quali dopò ricevuto il Santo Battesimo, lasciata l’antica loro
insegna, levarono l’istessa Croce, mà di color rosso, in
campo bianco; et così Vicenza l’istessa Croce, però bianca
in campo rosso; et così tutte forsi ad espressione del medesimo
concetto. In questa Casa del Publico si fà il suo Consiglio,
et v’è l'Archivio delle sue Scritture; tra quali si
conservano anco molti Privileggi alla medesima Communità
concessi dall’Augustissima Casa d’Austria, in testimonio della
sua natural fedeltà, sempre devotamente professata, et
mantenuta; frà quali quello del Serenissimo Sigismondo
dell’anno 1472. Un’altro della Sacra Maestà di Massimiliano
Primo Imperatore dell’anno 1509. che confirmò li Statuti,
privileggi, et buone usanze d’essa Communità. Un’altro
del Serenissimo Ferdinando dell’anno 1525. Un’altro
dell’anno 1568. Un’altro pure d’un’altro Serenissimo Ferdinando
Arciduca d’Austria dell’anno 1594. confirmante i
sudetti privileggi, et di poter far fiera d’animali nei giorni
dell’Annonciatione di Maria sempre Vergine, et di S. Mattheo
Apostolo. Et finalmente quello del Serenissimo Arciduca
Ferdinando Carlo dell’anno 1653. con cui Clementissimamente
concesse due Mercati franchi, et liberi da ogni
Dacio di tutti i animali allevati nella Valsugana, da farsi in
detta Terra del Borgo due volte all’anno; il primo da San
Georgio 23. d’Aprile, l’altro da Santa Cattarina 25. No-