suo potere gli venne altri luoghi, tra quali anco Primiero con
la Valsugana. Alla Republica Veneta restò Trivigio con
rutto il suo Distretto, Castelfranco, Bassano, et Castelbaldo,
i quali due, come appartenenti alla Città di Padova, furono
poi da Veneti consignati ad’ Ubertino da Carrara con la conditione,
che la fortezza di Castelbaldo dalla parte verso Verona
fosse distrutta. Fiorentini hebbero Buggiano, Pescia,
Altopasio, et Colle, quattro Castelli del Contado di Luca.
Al Visconte (ch’anch’egli erasi collegato ) restò Brescia, et
Bergamo. Padova al Carrara. Si che alli Scaligeri restarono
solamente, Parma, Luca, Verona, et Vicenza.
Feltre, Belluno, et la Valsugana pervennero sotto Carlo
Quarto Imperatore, et andato à Feltre l’anno 1355. alla sua
presenza Giacobo Bruna Padovano Vescovo d’essa Città pose
i gloriosi Corpi de Santi Vittore, et Corona Martiri Protettori
di Feltre, che sono sopra un Colle d’un miglia in circa,
discosto da essa Città, in una nova Arca di Marmo; la memoria
di ciò in quella resta intagliata; & à quelli fatta divota
riverenza, entrò in Feltre, che paternamente visitò, et cortesemente
honorò.
Francesco da Carrara Signor di Padova dopò divenne patrone
di Feltre, di Belluno, et della Valsugana; Et perche
haveva egli sopra il fiume vecchio, che và verso Chioggia
fatto fabricare un bel Castello chiamato da lui Castelcarro,
et un’altro chiamato sopra la Brenta, che scorre verso Venetia
nella Villa di Oriago detto Portonovo; Ciò vedendo i
Veneti, et scoperti i disegni del Carrara, deliberarono fora
dalla Villa delle Gambarare nel Territorio Padovano,
nella Contrada di Sant'Ilario di fabricare anch’essi un Castello;
et di qui nacquero nuovi disgusti, che ambe le parti
si diedero in aperta rottura, che fù l’origine trà d’essi d’una
guerra, come fù principiata l'anno 1372. Il Carrara col parere
del Rè d’Hungaria, trattò lega con i Duchi d’Austria,