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Della Valsugana. 17

delli Estensi, che poco dopò dal crudelissimò Athila restò preso, et distrutto. Et nell’anno 584. reedificato da Albuino Rè de Longobardi. L’anno 889. da Arnoldo Imperatore fù novamente didtrutto, e poi reedificato. Dopò da Vescovi governato. Et nell’anno 1047. l’Imperatore Henrico lo ridusse sotto la sua obedienza. Gl’Habitanti della Valsugana per differenze risorte con i Feltrini per occasione de Confini disegnarono di movergli guerra; Adamo Vescovo di Feltre per meglio difendersi l’anno 1170. si unì con Trivigiani, et publicata la Lega con gran solennità (come scrive il Bonifacio,) quelli di Valsugana ciò inteso, et ponderando la difficultà dell’impresa, et quanto aiuto erano Feltrini per ricever da Trivigiani, mutarono pensiero d’incominciar la guerra, fù trattato l’aggiustamento, si pacificarono. Dopò per le discordie con Trivigiani nate per occasioni de Confini, fù assediato Feltre l’anno 1200. onde concordati à 2.di Febraro, Feltrini giurarono fedeltà à Trivigiani, et fù stipulato l’instromento de loro Confini; ma dopò per nove rotture con medesimi rissorte, l’anno 1220. il Mercordì Santo, che fu à 25. di Marzo, come asserisse l’istesso Bonifacio, da Trivigiani fù messo il fuoco nel Vescovato, ch’era fuori di Feltre, l’abbrucciarono in gran parte, con il Castello delle Canoniche, più della metà la Chiesa Cathedrale, ne qual’incendio dicesi esser consumate molte Reliquie de Santi; et scorrendo con empito, arsero i Molini, et le Case ch’erano sopra il Monte di San Vittore, con molte Ville, et parte del Contado, et parte della Valsugana. Da questi lacrimevoli successi, ricorsero à Bertoldo Patriarcha d’Aquileia (all’hora molto potente,) quale mandò Filippo Vescovo di Feltre, et Belluno à collegarsi per nome suo con Padovani, et seguirono con scambievole fortuna molti farti d’arme con Trivigiani, finalmente ambe le parti ricorsero con loro Amba-


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