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origine sia dovuta a Roma, giacchè «i militi Sillani mandati in colonia ad abitare Fiesole si distesero pel piano e fondarono Firenze e Prato e diedero alle ville vicine i loro propri nomi1.» E a convalidare quest’opinione, confortata dalla tradizione, il Fedeli cita anche il nome Vernio credendo alcuni esser questo derivato dal latino hibernia, quartieri d’inverno delle milizie romane. È probabile assai che fra le altre vie i Romani dovessero battere anche questa dell’Appennino di Montepiano per recarsi nella Gallia Cisalpina, e che qui a Vernio avessero una stazione o colonia.

Sul finire del sec. X questo paese comincia ad apparire nella storia, poichè si sa che i Conti Alberti e i Conti Cadolingi di Fucecchio, questi su Cavarzano, quelli su tutto il resto del territorio della Valle ebbero dominio. I Cadolingi, meno forti, cederono o per donazioni o alienazioni ai Conti Alberti e sul cominciare del sec. XII non ebbero più alcun possesso in queste parti. Nel 1332 per contratto di vendita Vernio e il suo territorio feudale passò nelle mani dei Conti Bardi e al tempo della Repubblica francese fece parte della Cisalpina, sinchè nel 1811 fu riunito al Dipartimento dell’Arno e nel 1814 al Granducato di Toscana.

Nel 1693 il C. Ridolfo de’ Bardi fondò l’Opera Pia di S. Niccolò di Bari, spinto dalla sorte infelice dei propri vassalli, dei quali egli stesso lasciò un fedele


    prezzo L. 1.00 per posto. Vettore particolari per Prato L. 5.00 ad un cavallo L. 10 a due cavalli.
    Per Montepiano a un cavallo L. 4.00 a due cavalli L. 8.00.
    Cavalcature per dintorni e trapeli per il nuovo stradale. (Vedi anche a pag. 28 e 29 Omnibus e Vetture Calamai e Guarducci.

  1. Vedi Fedeli V. U. L’Opera Pia di S. Niccolò di Bari.