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Il paese è situato in una pianura sul dorso dell’Appennino, lungo la Setta, a 695 metri sul mare; da questa sua postura e configurazione ebbe il nome di Montepiano.

La sua Valle si stende da ponente a levante per un tratto di circa quattro chilometri, cioè dalle falde del M. della Scoperta fino poco oltre Risubbiani, ed allargandosi in pianura ondulata da mezzodì a tramontana quasi 750 metri.

Quest’avvallamento, ricco di delicate pasture, è chiuso a nord e nord-est da una linea di monti tagliata dalla Setta che si affretta al Reno, e per questa gola viene quella corrente d’aria saluberrima che mantiene le frescure estive e fa di questo villaggio un gradito soggiorno nella stagione calda.

Montepiano con circa 1300 abitanti, oltre avere cascine e casolari sparsi, si compone di quattro gruppi importanti di case; Montepiano sulla strada provinciale, Risubbiani sulla via del Mugello, il Casone di faccia a Montepiano sulla sinistra della Setta e la Badia sulla strada per Val di Brasimone.

Nulla sappiamo dei remoti abitatori di questo villaggio, ma il suo valico doveva esser ben noto ai Romani ed ai barbari come uno de’ più depressi fra l’Appennino e presto libero di neve nei mesi invernali.

Il Borgo sulla via provinciale diventerà fra poco tempo uno dei più ragguardevoli per il commercio di transito dall’una all’altra provincia, dall’uno all’altro mare, e nell’estate diventerà una delle più rinomate dimore dell’Appennino toscano per la facilità dell’accesso e la poca lontananza da Firenze (ore 3,30), per la salubrità dell’aria e la bontà dell’acque potabili, per il latte squisito, per l’amenità e bellezza del