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alla vetta del M. di Mezzana in 20 min. La veduta è mirabile, e forse la più bella che si abbia sulla Val di Bisenzio, poichè l’osservatore è come al vertice d’un angolo, da cui si dipartono i monti di destra e di sinistra.

La montagna pianeggia in cime rotondeggianti, quasi tutte allo stesso livello; da quelle più verso sud si scorge sotto di sè in una specie di baratro la Rocca de’ Conti Alberti di Vernio che il fanatismo e la rabbia delle fazioni demolirono in parte, e in parte l’utile accoppiato al poco amore delle memorie antiche disfece o le mutò aspetto.

= La Rocca sorge sopra un culmine di poggio quasi isolato; al cui piede scorre da nord la Bragola, da est la Capriglia, non vi si accede che da un lato assai ripido rivolto verso S. Quirico e dalla via di Sasseta; da ogni altra banda il terreno è scabroso ed erto così che l’ascensione oggi sarebbe faticosa, nei tempi feudali quasi impossibile.

Quando fosse eretta non si sa: ma prima del mille vi risiedevano i Conti Alberti e fu il loro covo prediletto e inespugnabile, poichè le folte boscaglie che ricingevano quel forte arnese da guerra, il suo cassero, le sue quattro torri degli angoli, i baluardi e le fortificazioni d’ogni maniera che la prepotenza ed il sospetto avevan fatto costruire, rendevano quei baroni oltremodo temuti per molto paese all’intorno.

Oggi restano ancora grandiosi avanzi coperti d’ellera e di arboscelli ed il palazzo vicino, albergo de’ Bardi, oggi dei Gualtieri, i quali, cortesi e gentili, saranno lieti di farsi guida all’escursionista per visitare la Rocca e quanto vi ha da vedere dall’ampia