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Savignano ed altri assai vi è chi vede chiara l’origine latina, e quindi crede che il nome sia derivato da quello degli antichi possessori dei fondi; nome che restò anche dopo le invasioni barbariche, quando gli antichi coloni furono assoggettati o cacciati dai nuovi padroni, con i quali si confusero i vinti e ne seguiron le sorti.

Nel mille poi la valle fu quasi tutta in possesso degli Alberti, Conti di Prato, Vernio, Mangona e Capraia, la più antica e potente di tutte le altre famiglie dello stesso nome, che appaiono nella storia del Municipio fiorentino, uscita dal sangue degli antichi Marchesi della Toscana ed estinta in Firenze nel 1686.

Denominati i Conti Rabbiosi signoreggiarono per diplomi imperiali e per ragione del più forte le popolazioni della Val di Bisenzio, gravando su loro la mano di ferro e segnando spesse volte di sangue e di rapine le terre; sinchè la loro potenza venne a indebolirsi, ed una parte dei loro possessi caddero in mano della Repubblica fiorentina, del Comune di Prato, e dei pistoiesi, passando poi il resto delle terre, che si riducevano al feudo di Vernio, nei Conti Bardi che le comprarono con regolare contratto in data del 14 ottobre 1332 per diecimila fiorini d’oro.

E i Bardi non furon migliori degli Alberti, sebbene le mutate condizioni dei tempi e il progredire della civiltà avessero reso meno feroci i costumi, e battaglieri gli uomini; ma il prepotente e violento regime feudale che iniziò Conte Pietro de’ Bardi, primo di questa faniglia padrone di Vernio, tenne miseramente soggette quelle popolazioni montanare, nè bastò ad alleggerirne la gravezza la saggia e paterna am-