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stone, una casa lontano dalla vetta della Retaia 30 min. Questo viottolo è da preferirsi nell’estate, perchè riparato dai raggi del sole per le frasche de’ querciuoli e meno faticoso, togliendo la ripida salita del Chiesino; la strada delle svolte e del Chiesino deve invece farsi prima delle ore calde; il monte spoglio di frondi non dà nessun’ombra e i macigni infuocati dai raggi solari mandano un caldo insopportabile. Bellissima veduta sulla pianura. In breve si arriva al Chiesino (440 m.). Seguitando la via si trovano a sinistra sulla crina appezzamenti di terreno coltivato e poi a destra la Casa al Piano, e girando il poggio si scorge poco dopo Cavagliano (500 m.), un manipolo di case e dopo tutte la chiesuola. Era una delle 48 ville del distretto di Prato; nella parete della chiesa, volta a ponente, dov’è oggi il campanile, vedonsi alcune pitture di santi: sembrano del 400. Si lascia a diritta quel borghetto e presso una croce di legno pigliando una cattiva mulattiera erta e sassosa si arriva alla Casa della Retaia, mezzo rovinata (550 m.).

Altra via, forse più comoda e più corta, per giungere a questa casa, è un viottolo che si trova a sinistra, passato il Chiesino, e precisamente laddove sorge una siepe e dietro un muro a secco che separa i campi dalla via mulattiera. Questo sentiero costeggia il predetto muro in direzione della crina, e appena l’ha raggiunta va piano piano sino alla Casa della Retaia. Veduta bellissima di monti e vallate.

Di qui alla vetta della Retaia 25 min.: non v’è strada, ma si va comodamente seguendo la crina, sulla quale di quando in quando si vede la traccia d’un sentiero.