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Il panorama è quasi eguale a quello che si ha dalla Retaia (V. Itin. 19), se non che la vista dell’ampia valle di Mugello, di qui, è veramente meravigliosa.

Via b. Lungo il Rio a’ Buti. Ore 3,40. Si segue la via a di quest’Itin. sino alla Villa Rucellai; di qui si continua dopo esser saliti ad una casa colonica a mano destra, e si scende al ponte del Rio a’ Buti.

È questo un torrente che nasce su verso Valibona, ma le acque che lo mantengono vivo, escono abbondanti e rumorose da una rupe nascosta fra grossi cespugli di pruni, di ginestre e d’altre piante, quasi un’ora di cammino più in alto. Il solco di questo Rio è dei più belli per prospettive stupende, per cascate, per conche di macigno ampie e profonde, ove si raccolgono le acque limpidissime, e per le roccie che lo serrano di qua e di là rendendo il luogo mirabile per selvatica bellezza.

In vicinanza del ponticello vedesi a monte l’acqua cadere dall’altezza circa di 20 metri in un largo e profondo bacino circolare, cinto dalle roccie del monte tutto cespugli, alcuni dei quali penzolano vagamente sull’acque: è un luogo dei più pittoreschi e belli della nostra valle. Vi si accede per un viottolino sulla destra del torrente, varcato il ponte: in mezzo al letto dei Rio sull’orlo del bacino è un grosso macigno, sul quale seduti si gode, meglio che da altro luogo, la veduta. D’estate la cascata scarseggia d’acqua; ma d’inverno e in primavera ne abbonda, lo spettacolo allora è più dilettevole; nei caldi estivi quel bacino offre un bagno eccellente in acque limpide e fresche per chi sa di nuoto.

Per risalire il Rio a’ Buti e andare per questa via al M. Maggiore, venendo da Canneto, non si