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rimasero per l’opera e la parola efficace del B. Leonardo da Porto Maurizio sino al 1787, epoca della loro espulsione per ordine di Pietro Leopoldo I. Il Convento divenne di poi proprietà privata.

Poco distante dal Palco, sotto la strada in un quadrato chiuso da un muro trovasi la famosa Fonte del Palco, detta Procula, perchè è fama che S. Procolo nel 450 fuggitivo per questi monti facesse nascere la fontana che poi, dicesi, fu dispersa. Certo è che nel 1308 essa esisteva e che in quell’anno il Comune di Prato cominciò ad averne quella cura che tuttora continua!1. =

Dopo la villa Rucellai si volge a destra per la via presso la fonte e si sale ad incontrare la via che viene da Carteano. L’itinerario seguente, è forse un poco più lungo, ma assai più dilettevole.

Giunti alla Croce dei Cappuccini si continua a diritto, si sale l’erta dopo la chiesa e si piglia la prima strada a sinistra dinanzi alla Villa Bastogi a Reggello, e di qui si va alla parrocchia di Filettole, si sale alla Villa Gherardi, e seguendo sempre a mezza costa, ora tra i campi ora tra il bosco, si passa


  1. Calend. prat. anno V, pag. 159. Ivi, in nota si legge quanto segue: Baldo Magini ebbe il pensiero di portare quest’acqua sulla piazza del Duomo; ma non potè eseguirlo (Calend. prat. anno III. pag. 154) Ora si dirige alla Villa Naldini a Coiano per un canale praticato sotto il letto del Bisenzio: solo una piccola porzione va nell’orto, ch’è dietro il Convento del Palco; d’onde poi continuando si riunisce a quella che movendosi da Carteano viene in città. La fonte però ed il suo ricettacolo sono a mantenimento del Comune. Sotto l’arco della fonte è appena leggibile quest’iscrizione; Saluberrimum hunc fontem — divina spiratione repertum — ab an. sal. MCCCVIII — Denuo pratensis civitas — ad commune beneficium — aere publico — instaurari mandavit — an. sal. MDCCLI.