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storia, coltura, industrie, ecc. la seconda contiene minuti ed esatti itinerarii per visitarne i luoghi più belli ed importanti.

Non mi sono chiuso nella sola Val di Bisenzio, ma ho percorso anche le piccole Valli limitrofe del Bagnolo, della Bardena e della Marina, vicine a Prato, e quelle della Limentra, della Setta e della Sieve per quel tratto che m’era necessario nella descrizione delle diverse gite.

Le distanze sono indicate a ore e calcolate per pedoni che siano buoni camminatori, piuttosto agiati, non divoratori di miglia: chi va piano va sano e va lontano.

Ho unita alla Guida una carta itineraria nella proporzione da 1 a 75,000, ed ho cercato di renderla esatta più che fosse possibile indicando anche con segno speciale le fonti e sorgenti d’acqua. Chi ha camminato molto in montagna e vi ha patito la sete per non saper dove trovare una goccia d’acqua, troverà ben fatta quest’aggiunta.

La Guida è dedicata ai soci della sezione fiorentina del Club Alpino italiano, come in segno di gratitudine per aver fatto della Val di Bisenzio la regione preferita nelle loro escursioni domenicali in primavera, e scelta a luogo di memorabile riunione fra i soci delle due sezioni bolognese e fiorentina nel giugno 1879. Codesta riunione, simpatica festa, alla quale convennero circa un centinaio di alpinisti, fu cagione precipua che il nome della valle nostra si