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Cavarzano, e a sinistra la ridente valle della Setta, dalle sorgenti di questo torrente sino alla Abetina sopra Montepiano, ed alle apriche pasture della Marzolina.

Itinerario. Via a. Da S. Quirico si segue la via descritta per la gita al M. delle Scalette (Itin. 14), discesi da questo monte si volge, sempre lungo la crina dell’Appennino sul versante del Brasimone per prati e faggete. Bella strada. Si passa sul versante opposto e si trova un termine di confine. Si ritorna poco dopo sul Brasimone per ripassare sul declivio del Bisenzio incontrando un altro termine, ed avendo a pochi metri sotto un campo in piano, detto il Prataccio, fiancheggiato a nord da un sentiero, che, passando dov’è un tabernacolo, scende a Cavarzano. A sinistra, sul versante del Brasimone, si va per uno stradello ad una prossima fonticina d’acqua sottile e fredda; vi dicono alla Fonte della Faggeta Per andare alla cima si tiene il viottolo sul versante del Bisenzio; ma si avverta di non scendere mai e di salire lungo la macchia folta dei faggi. Dal M. delle Scalette alla Scoperta ore 1.

Via b. Da S. Quirico giunti alla Tavoletta sopra Cavarzano (V. Itin. 14), si lascia la via a sinistra che scende in Carigiola, si segue quella che sale lungo il monte, e si va a passare sui fianchi occidentali del Poggio di Petto: e giunti alle casette di Grìvigliana, si segue su sino alle Capanne dell’Alpe di Cavarzano; ore 1,15. Di qui in 25 minuti siamo sulla cima scoscesa di nord-est e volendo salire sino alla cresta culminante dov’è la faggeta si piega a sud-ovest e in altri 25 minuti è raggiunta.

Via c. Da Montepiano, passata la Badia, si piglia