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a sinistra il borgo e si divide in due: quella sotto va a Luciana e S. Quirico; quella sopra va in Grivigliana e in Carigiola ed è la via per il M. delle Scalette. Passata una fonte si sale ad un tabernacolo, vi dicono alla Tavoletta, e vi fan capo i sentieri per Grivigliana che sale a nord, per Carigiola e Gavigno che scende al torrente, e per Gagnaia e Luicciana, sulla crina a sud1.

Da questa Madonna, che ha un’iscrizione ripetuta in tutti i tabernacoli di madonne dei dintorni e dice:


fermati, passeggero, a quest’insegna.
chi non ama costei, in ciel non regna,


si ha una bella veduta sul valloncello oscuro e profondo della Carigiola e sulle pendici così amene di Gavigno. Il gruppo di case che si vede laggiù fra gli alberi a sinistra è Pieraldaccio.

Per una selva di castagni e serpeggiando si scende al torrente Carigiola che si passa sopra un ponte al Mulin di Ginesio. Prima di varcare il fiume si passa sotto una pittoresca roccia, dal cui mezzo esce per una frana un tronco di quercia tutto contorto; pare un serpente. La roccia è detta il Ciglion della Vacca, perchè dalla cima cadde una vacca sulla via senza farsi alcun male.

Il luogo è mirabile per orrida bellezza. Passato il torrente e lasciata a destra la casetta di Ginesio all’ombra di grossi castagni, si sale su ad una bella


  1. Da Cavarzano alla Tavoletta 15 min. — Di qui al Mulin di Ginesio 30 min.; dal mulino ai Piani 40 min.; dai Piani a Gavigno 10 minuti. Da Gavigno o dai piani al Tabernacolo 30 min.