Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/139


— 115 —


assai dilettevole; quasi tutta fra castagni. Si arriva in un’ora e mezzo alla sommità del passaggio. Chi vuole tentare l’ascensione dalla parte del dirupo, cerchi di tenersi a destra; sentieri non ve ne sono, ma dove porre il piede ed assicurare la mano v’è sempre. Chi non è pratico d’arrampicare, non si cimenti; per questi esercizi, la ginnastica delle scuole non basta, abbisogna avere in sè alcun che della capra.

Chi vuole andar più presto, più sicuro e senza fatica, giunto alla sommità pigli il sentiero a sinistra e andrà comodamente sui prati della Rasa.

Al M. di Bucciana. Dalla foce delle Pescine si può andare al M. di Bucciana seguendo la via a sinistra sopraindicata e attraversata così la Rasa venire al Trebbio e per un viottolo lungo le Coltre, si sale poi su al M. di Bucciana, ore 1,45.

Al Poggio alla Zucca. Chi va al Poggio alla Zucca, pieghi a destra e su per la crina e per i prati salirà sulla cima di questa bella montagna in ore 1,35. Di qui in breve, 25 min., si sale al vicino M. Calvario e si scende in 10 min. al Tabernacolo di Gavigno. (V. Itin. 14).

Chi volesse scendere in Limentra e vedere la pittoresca via delle Pescine, quando è giunto alla cima del valico venendo da Luicciana segua per la via che scende giù per la macchia passando e ripassando un torrente, il paesaggio è orrido e selvaggio, ma bello. Si giunge in 35 min. a un ponticello sulla Limentra; vi dicono all’Acqua.

La strada che risale la corrente va al Monachino e per l’Acquifreddula alla Badia a Taona e alla Collina di Pistoia (6 ore); oppure alla Stazione di Montale-Agliana e a Pistoia (5 o 6 ore); e la strada