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Accanto alla chiesa si parte la via per Vaiano passando per Castagneta; (25 min.).

Da Schignano la via dopo una ripida salita passa la Stretta o Gola di Vado, luogo freddo e ghiacciato d’inverno. Non v’è che un mulino. Prima di passare il torrente si salga alla cima del Poggio di Vado (590 m.) (a destra, 8 minuti); si ha di là una bella vista sulla valle1.

Chi non volesse andare a Migliana ed avesse piacere di percorrere la cresta di questo contrafforte del M. Iavello, può continuare il cammino sempre sulla crina, fra i boschi e giungerà in 40 minuti a Caino, presso la Villa Guicciardini, sulla via d’Usella.

La via prosegue da Vado pianeggiando per belle selve di castagni sino ad un gruppo di case, Chiusoli, dove si può dire finisca la strada ruotabile per Migliana, poichè il tratto che avanza da fare sino a Ghiffia, il gruppo di case più importante e popolato, è troppo ripido per una vettura; ma però è breve; 10 minuti.

Migliana è un popolo di 900 ab. sparso in diversi casali, che prendono nomi diversi e sono vicini tra loro, fra i 590 e i 650 m., una parte di qua, ed una parte di là dalla Chiesa, che situata (590 m.) sullo sgrimolo d’un contrafforte che scende giù ripidissimo verso il Bisenzio sta come a guardia de’ suoi fedeli, che abitano per le pendici amene e fertili della montagna. Nei dintorni di Migliana, cioè nelle Mandriche e Lungorìo si trova la lignite.

Dalla spianata che sta dinanzi alla chiesa si partono tre strade; la prima sale su alla crina del poggio,


  1. Per salire a Iavello, vedi Itin. 5.