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forma affatto geometrica e sintetica, come la espose il De Dominis, riserbandomene la trattazione analitica alla seconda parte di questa memoria compilativa.

Si consideri la figura alla Tav. I. Siano a, b, c, tre gocciole sospese; sa, sb, sc, tre raggi di sole.

Il raggio s a sa sa , incontra la prima di queste goccie in a, e rifrangesi in d: una parte della sua intensità va perduta fuori, l’altra parte si riflette in e, dove si rifrange di nuovo per dirigersi all’occhio dell’osservatore. I raggi sb, sc, subiranno anch’essi la medesima trasformazione nelle gocciole b e c, e si divideranno anch’essi nei tre colori rosso, giallo e turchino coi loro composti e saranno mandati (una parte almeno del fascio conico che ne emana) al nostro occhio in O.

Ora l’occhio vede il color rosso (il meno rifrangibile) dal punto e, il color giallo dal punto g, il color turchino (il più rifrangibile) dal punto i: e siccome questi colori sono riflessi nello stesso modo e nelle stesse condizioni, rispetto al punto o, da tutte le innumerevoli goccioline sospese nell’atmosfera a uguale distanza da questo medesimo punto di veduta, così ne viene che, dovendo essere questa ugual distanza sopra un arco di cerchio, i punti isocromatici formeranno archi, e rocchio percepirà il curvo fascio dell’arco baleno.

Per un altro osservatore il raggio riflesso della goccia b potrebbe essere rosso invece di giallo; quello riflesso dalla goccia c, giallo; mentre il turchino potrebbe pervenirgli da qualche goccia collocata nel medesimo piano al di sotto della precedente.

Per una terza persona il rosso potrebbe provenire da un punto situato al di sopra di a; ed in allora a potrebbe riflettere il giallo, e b il turchino.

Questo primo arco è prodotto, come vedesi, dai raggi che entrano dalla parte superiore delle goccie e sono riflessi al disotto delle medesime; il secondo invece è formato dai