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8 | la testa della vipera |
— No, signore: è stato il medico.
— Il medico!... C’è il medico in casa mia a quest’ora?
— Sicuro. Jeri sera ha trovato che le cose s’incamminavano troppo male e ha detto che se la malata peggiorava nella notte lo mandassimo a chiamare. La monaca mi venne a svegliare verso l’una, chè le pareva la signora dovesse passare da un momento all’altro... Abbiamo mandato pel dottore, il quale è stato sollecito a venire, e si è stupito molto vedendo che il padrone di casa non c’era.
Lorenzo crollò le grosse spalle per significare che dello stupore del medico non glie ne importava niente.
— Fra il dottore e la suora me ne hanno dette tante che mi sono decisa a venire io stessa.
— Perchè voi?
— Perchè nè il servo nè il portinajo conoscendo il bell’umoretto di vossignoria hanno osato prendersi l’incarico.
Una fiamma salì alle guancie di Lorenzo che serrò i pugni e fece all’aria un gesto minaccioso.
— Sciocchi! imbecilli! poltroni! esclamò. Sono io il diavolo forse?... Ebbene, ora che siete venuta, Marianna, riprenderete la vostra strada e tornerete a casa!
— E voi? domandò la donna guardandolo fissamente negli occhî.
— Io?... io farò come mi piace.
— Ah! Lorenzo! disse la Marianna con una