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nolti variati modi. Doh, se elli mi fusse lecito il dire — guarda qua, e guarda qui, e anco que \ — io sarei molto ineglio inteso ch’io non sarò! Ma forse non farei bene; però mi conviene parlare discreto e utile. Io dirò questa carola, e tu la chiosa, e chiosala a ragione^ o cittadino. Loquuntur pacem cum proximo suo, mala autem in cordibus lorum *: — Eglino dicono pace, pace, pace: noi ci amia- ino veramente insieme: queste parole le dice la lingua iiolamente; ma nel cuore non è pace, ma odio, veleno^ j’ancore e turbazione. — Io dico di voi quello che io intendo: se io intendesse di voi altro, altro direi. E berò è detto; Data est illis potestà,s^ sicut habent potestà- em scorpiones terrae; chè questi tali uomini inviluppano iltmi con tradimenti, con forze, con inganni, in ogni nodo che sanno o possono. Terza condizione che fa lo scarpione: hai veduto che r leca, poi abraccia, poi fa peggio, chè elli pógne co la oda. Sai quale è la sua coda? A te, omo iniquo! E il col- elio il quale s’aopera con tutta la tua forza di volere iccidare colui a chi tu vuoi male. Doh, fatemi una gra- liia: guardate se queste tre cose voi ve le fate fra voi. predete voi che fra voi si facci altro che questo ch’io lico? Lecare co le dolci parole l’uno l’altro; abracciare^ licendovi fra voi — io ti vo’ bene, richiederai di cosa II’io ti possa servire:— abracciare, poi che volentieri u r ucidaresti co le tue mani prò pie. Con queste tre ose sempre sta fuomo iniquo. Centra a’ quali dice Za- laria xxviiij cap.: Confortabo brachia regis Babylonis, da- 1 Così per giuoco di parola. Negli altri Codd., e guarda quine. 2 Salmo xxvij, vers. 3. 3 Noìi Zaccaria, ma Ezechiele. PRED. VOLG. DI S. BERNARDIHO - Yol. IID, 6