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predica trigesimaterza |
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è il Lucifaro: terza, è grave: così è grave il Lucifaro, e per la sua gravezza cadde tanto da alto. E questo è in quanto allo intelletto del Lucifaro. In quanto alla volontà, cadde volontario; però che egli ebbe la volontà de l’albitrio1, come aviamo noi; chè li fu data la chiave dello inferno, e lui stesso se lo aperse; e così se l’apre chi vi vuole andare. In quanto a la operazione, aperuit puteum: aperse lo inferno e entròvi dentro. Mostrâti2 tre condizioni de lo inferno: primo, è cupo, che chi v’entra, no ne può mai piǔ uscire. Sicondo, è scuro luogo, senza lume. Terzo, è fangoso, pieno di bruttura e di peccato; e questa fu la prima parte. La siconda parte principale, de la cagione dispositiva a far male: dove vedemo tre misterî: primo, propia affezione: fornace. Sicondo, mentale elevazione: fummo: adscendit fumus. Terzo, mentale accecazione; dove dissi obscuratus est sol et aer. Scurasi la mente di chi non segue la volontà di Dio. La terza parte principale fu de la operazione consecutiva: et de fumo putei abyssi exierunt locustae. E dissiti la condizione de le locuste: prima, con ale grandi, significandoti gente d’arme. Siconda è, che elle saltano: dimostrato nel soldato che va saltando ora qua e ora là: come v’ha la robba assai, e’ vanno facendo de’ danni assai, come manigoldi di Dio. La terza condizione de le locuste si è, che ella ha il corpo grande, insaziabile: sempre rode, e ma’ non si sazia: se lasse sua tutta la robba del mondo, la spérgiarebbe. La quarta condizione ti dissi, che dove elle vanno, consumano e rodono ciò che elle trovano di verde; dimostrato i’ ne’ soldati e manigoldi di Dio, che dove essi vanno, sempre
- ↑ Il solo Cod. Pal., ebbe la libertà, come ec.
- ↑ Ti mostrai. Il Cod. Pal. semplicemente, Mostrai.