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predica trigesimaterza | 75 |
E tu ora dove se’? In luogo che uno che ha più forza di te, ti gastiga. O Erode, quanti anco tu n’amazasti? Quante persone mettesti a sterminio di sangue? Quanti tagliati a pezzi, quanti squartati, quanti affogati? O Nerone, quante crudeltà facesti ne la vita tua? Quanti ne facesti morire nel taglio de le spade? Quanti furono quelli che tu facesti sbandire e perseguitarli insino che furono morti? Quante cose facesti co le tue mani propie? Quante crudeltà? Quanti furono quelli che arsene per la iniquità tua? Quanti mali facesti, quante disonestà insino de le tue carni proprie? E dove se’ ora tu? Chi gastiga te, e quanti strazi so’ fatti di te? So’ queste cose trovate1, o cittadini? So’ favole queste, o verità? Dico io il vero o no? Timete Deum, timete Deum, timete Deum!
Tu hai tre misteri veduto stamane nel mio dire:
Primo si fu cagione effettiva d’ogni male.
Sicondo misterio, cagione dispositiva d’ogni male.
Terzo misterio, d’operazione consecutiva d’ogni male.
De la prima cagione effettiva d’ogni male tu vedesti: Vidi stellam de coelo cecidisse in terram. Il Lucifaro cadde del cielo in terra per tre ragioni: per intelletto, per volontà e per operazione in male: da lui venne il principio d’ogni male, e vedemolo essere come stella in cielo: vidi stellam; essendo tanto nobile, e per la superbia sua venne a cadere. Sicondo: donde cadde? Cadde del cielo: De coelo cecidisse; perchè elli dava contro al volere di Dio con prosunzione. Terzo: dove cadde? in terram: — in terra, — la quale si confaceva a lui. Dove ti dissi tre condizioni della terra; prima, scura: così è ’l volere del Lucifaro: siconda, la terra è fredda: così
- ↑ Vale a dire, sono inventate.