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il manigoldo, e talvolta so’ più. Così poi questo che è stato gastigatore e manigoldo, è gastigato da un altro manigoldo pessimo come lui, o più. E così quell’altro; e in questo modo va di mano in mano, che l’uno è manigoldo dell’altro, e sempre colui che gastiga, può più che il gastigato. E questa è la cagione che la gente è tanto peggiorata. E non t’avedrai talvolta che di scacco1 giognarà una voce dì questi tali gattivi: — Che è, che è? — E il tale che è stato tagliato a pezi. — Sta’ un altro poco: — Ou, Ou, Ou! — Che è? — El tale è stato affogato. — Sta’ un altro poco, e tu senti un’altra voce: — El tale è stato impicato per la gola dal tale. — E ine a un pezo2, l’altro vorrà farne vendetta, e giognarà colui che ha fatto così a colui, e sì strozarà quell’altro. Quell’altro giógnarà quell’altro, e farallo pigliare e cacciare in una prigione, e faràvelo stentare tanto, che a bocone a bocone di pane per pasto verrà a farlo morire di fame. Che anco ne sarà tanto crudele, che a pezo a pezo il farà minuzare, tagliandolo a membro a membro. Tali saranno che per fare loro vendette non saranno rimasi contenti [di farli stentare e infine morire, che per]3 insino che vorranno mangiare de le sue carni proprie4. Oh, se io mi facese un poco da la lònga a volere contare de le cose che so’ state nel mondo, elli ci sarebbe quanto che dire! Alisandro, quanti furono quelli che tu facesti stentare? Quanti ne facesti morire sforzatamente? Quanti ne mandasti a sterminio? Quante donne andarono vituperate per lo mondo?

  1. Nel Testo; scacho: nel Cod. Pal., iscacho.
  2. Il Cod. Sen. n. 6: E inde a un pezo ec.
  3. Mancano queste parole ai Codd. senesi.
  4. Dipintura viva, se non che alquanto esagerata, di tempi ad ogni modo lacrimevoli.