Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
predica trigesimaterza | 65 |
Et de fumo putei abissi exierunt locustae. Io vi dissi l’altro dì alcuna cosa de le locuste; ma perchè meglio voi le cognosciate, io vi voglio dire alcuna dichiarazione. Le locuste hanno in loro sette condizioni:
La prima, elleno hanno l’ale grandi.
La siconda si è che elleno volano saltando.
La terza si è che elleno hanno il corpo grande.
La quarta, dove elle vanno, rodono ciò che trovano di verde.
La quinta si è che elle so’ germinate dal vento austro, che è caldo e umido.
La sesta si è, se ’l vento australe seguita, elleno multiplicano assai.
La settima si è che quando il vento aquilone traie, e elle muoiono.
Io vi vo’ dire il vero: egli me ne le par vedere adesso! Le locuste so’ i manigoldi di Dio1, che mettono a fine le vendette per giustizia ordinata da Dio. Sai chi so’? So’ le genti dell’arme, e’ quali non fanno mai altro che danno. Eglino consumano quanta robba elli trovano di fuore, e poi entrano dentro ne le terre e consumano quella dentro. Ellino cacciano a sacomanno le terre. Ellino spogliano le donne e le fanciulle, e sforzano e vituperanle. Ellino so’ quelli che disfano le giornee vostre2. Eglino tollono quanti denari e’ possano avere: ardeno case, guastano palagi, guastano l’arti, distrugono i mestieri; e la robba che ellino non possono portar via, la scialacquano o ardeno o versano. Di fuore delle terre