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egli era più splendido, più nobile, più bello, più sapiente che ninno altro spirito beato. E che questo sia vero, mostramelo dove l’hai, Isaia: a xiiij cap. Quomodo ceci- disti de coelo, Lueifer^ qui mane oriebarisf Corruisti in ter- ram, qui mdnerabas gentesl Qui dicebas in corde tuo: In coeìum conscendam^ super astra Dei exaltabo solium meum i — Come cascasti tu di cielo, o Lucifaro, che rilucevi chiarissimo? Cadesti in terra, il quale divoravi e uccidevi le genti, e sedevi in tanto riposo. E dicevi nel tuo cuo- re: — Io salirò nel cielo sopra a l’alto Idio, e alzarómi sopra di lui nel mio triunfo. — Hai tu veduto come egli era stella del cielo; cioè dimostrandoti la verità, che egli era più bello, più savio, più potente: e però gli dice stella; e pure vedi che egli cascò. 0 cittadini miei, e voi donne, similemente, che doviamo pensar di noi? Il Lit- cifaro casQÒ perchè si vide tanto bello, che egli montò in superbia: solo il pecato della superbia il fece cascare. 0 che faremo noi, iquali aviamo mille inclinazioni, mille lusinghe, mille minaecie, mille migliaia di tentazioni, che non ebbe il Lucifaro? Solo la bellezza il fece levar in alto; e vedi che per volere andare più alto, egli cadde così grande botto. Oimè, pigliatene essemplo! Non vo- lere salire più alto per paura di non cadere l Sieondo: vediamo donde cadde. Dice che cadde di cielo: de coelo cecidlsse^ e Dio vi rimase più potente di lui. Coelum coeli Domino: terram autem dedit filiis homi- num L* — E1 cielo de’ cieli al Signore ec. — Egli cadde, e Iddio rimase: il Lucifaro in profundo, e Iddio Padre in cielo. E che così sia, noi li diciamo el Pater nosier qui es in Goelis: — Padre nostro, che se’ ne’ cieli, sempre sia 1 11 Cod. Pai., disse. 2 Salmo cxiij, vers. 16.