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504 | predica quadragesimaquinta |
molti buoni uomini. Io ve la voglio racomandare che voi non la lassiate venire meno. Io ho ordinato in Lombardia, che vi è fatta una casa che tengono quelli ordini e modi che si fa a questa dico che ella è cosa divota e santa: non è casa da volerla abandonare, e però fate che la manteniate.
Al mio, ora. Prima io vi ramento come io ho detto l’altre volte, che di quello ch’io v’ho predicato non ne l’ho detto come da me. Doctrina mea non est mea: scilicet Dei, qui misit me. La dottrina ch’io v’ho predicata e ciò che io v’ho detto, non ve l’ho detto da me, ma come mandato a voi, v’ho detto quello che Idio m’ha comandato che io vi dica, si che non l’aviate da me. Quia omnis homo mendax, ogni nomo è gattivo quanto ch’è da sè; da sè non può elli operare alcuna cosa buona se non mediante grazia di Dio, e però ogni bene, vien da Lui. Se voi voleste dire, noi l’aviamo udito da te, rispondo come disse Cristo: Non enim vos qui loquimini, sed Spiritus Sanctus qui loquitur in vobis, voi, non sete voi che parlate, ma è lo Spirito Santo che parla in voi. Così dico io di me; io, non so io che vi parlo, quando io vi predico, ma è lo Spirito Santo che mi fa parlare. Sai che non aviate nulla da me, ma tutto da Dio, e se io parlo da me, mai nulla, mai non è che io non commetta molti difetti e non si può fare che altri non parli alcuna cosa da se. Voi non vi sete aveduti, voi, de’ miei difetti, io me n’avego bene io, che non nè fo mai niuna che in essa non ne ne cometta assai.
Ma quello ch’io t’ho detto circa a la salute dell’anima, e circa al ben vivare della vostra città, tiello per fermo e saldo ch’io te lo affermo e tel confermo e rifermo, e tutti vi conforto; e se porrete mente, questo è più sicuro vivare che quello che voi avete fatto per io