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predica quadragesimaquinta |
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voi n’ârete una pettinata. Amatevi insieme. Di quello che io ho fatto, di farvi fare pace insieme e che voi stiate come fratelli, io l’ho fatto con quello zelo ch’io volesse che ricevesse l’anima mia. E così dico di questo come de l’altre cose del Comuno: tutto l’ho fatto a gloria e onore1 di Dio, e per bene e salute dell’anime vostre. Come io v’ho detto, io ho fatto di voi come di veri figliuoli: e dicovi più, che s’io vi potesse pigliare pe’ capelli io vi rapacificarei tutti quanti, e non sia niuno che pensi ch’io mi metesse a fare nulla a pitizione di persona, solo mi muovo a petizione e onore e gloria di Dio. Io m’ataco a quello che dice Idio. Hoc est praeceptum meum ut diligatis invicem2. Questo è il mio comandamento figliuoli miei, fate che voi v’amiate insieme con perfetta carità: amate Dio, chi vuole essere di quelli di Dio. O voi che amate Idio, ogni bene vi pigliarà. Diligentibus Deum, omnia cohoperantur in bonum. Che dica l’oposito? Non diligentibus Deum, omnia cohoperantur in malum. Doh! figliuoli miei, non fate commuovare Idio a ira contra di voi, e questa è la siconda cosa ch’io vo’ dire. Anco v’ho a ricordare, perchè non mi scordi un’altra cosa, che i vostri prigioni vi siano racomandati, e voi valenti donne, fate che quatro volte l’anno voi facciate un’ poca di còlta per loro; per la Pentecoste, per Ognissanti, per la Risurrezione, per la. . . ..3 A tutti e quattro questi tempi ogni volta, la settimana innanzi, provedere acciò che a questi tempi voi aviate sì proveduto, che qualche aiuto lo’ sia fatta. Questa, è delle sette opare de la quale saremo domandati da Cristo nell’ultimo dì, quando sare-
- ↑ Il Cod. Pal., a utile e gloria.
- ↑ Vangelo di S. Giovanni, cap. XV. vers. 12.
- ↑ Nel Cod. Pal., è ripetuto per la Pentecoste, forse doveva leggersi per la Natività.