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ha il bisogno, come non nè gli debbi tu dare se a te; n’ avanza? Se tu sarai misericordioso, tu ne sarai pre- miato nell’ altra vita. Vuole vedere? Beati misericordes. ’{ Beati quelli i quali possono e fanno misericordia al pros- simo, però che Idio àrà misericordia, poi, delBanima loro;^: se porgi la mano al povaro, Idio porgiarà la mano a te.. ì Sicondo, quanto ch’è in te, conviene che la tua ri- cheza ti sia in sobrietà. E la donna dice, e’ si vuol fare massarizìa sì che ’l babbo invechia* Come comincia 5 a ’nvéchiare, oh ella stregue la mano. Oh quanto mal va, quando è bisogno che tu facci meglio, e tu ti tiri a dietro! — 0 non vedi tu che corri a la morte? Se tu vuoi pure stregnare la mano, stregnala a te e allargala al prossimo. Se tu V alarghi a te e stregnila al prossimo tu fai la medicina contraria a te. Odi santo Pietro: Fra- ireSj sobrii estate et vigilate: quia diabulus vester tamquam leo ruiens Fratelli miei, o voi che sete richi, così a voi donne riche, siate sobrii, perchè voi sete ne^pericoli de le abondanzie, vegliate e state sobrii. Sai che vuol dire? Vuol dire che voi stiate sobrii per voi e che voi vegliate al prossimo: e dice la cagione, però che ’l vostro aversario el diavolo va rugliaudo dietrovi chè voi faciale a su modo. Non P usare queste richeze come t’ insegna lu. chè se tu r usi come elli t’insegna, mal per te e anc( male per lo prossimo che stenta del suo bisogno. Ma se egli àrà pazienzia, lui n’anderà bene, e tu male; e se si dispererà, ogni cosa andarà male, tu e luì, a casa del diavolo per tua cagione. Siconda cosa che ci lolle Idio, sai^, sono le potenze. O uomo e donna potente se vuoi essere ricevuto da Dio, u^a la potenzia tua in queste due cose: ^ Epistola I. cap. v. vers. 6 ma la vera lezione dice: Sohrii estoie et \ ligilitate: quia adversarius vesier diabolus tamquam leo riigieus, ]