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predica quadragesimaquinta 477


Terzo, amore intellettuale, dove dico debbi amare Idio colla memoria e co la voluntà, e co lo intelletto per lo comandamento fatto da Lui. Diliges Dominum tuum ex toto corde tuo: — ex toto corde tuo, col cuore: ex tota anima tua, collo intelletto. Quis sapiens et custodiet haec? et intelliget misericordias Domini? E qui si fonda ciò che mai io predicai.

A ridurlo in breve, tre cose vedi che bisogna.

Prima, sapienzia, amore memoriale: quis sapiens.

Siconda, ricordanza intellettuale, et custodiet haec.

Terza, dolceza, cioè spirienzia effettuale: et intelliget misericordias Domini.

Dice Pavolo scrivendo ad Romanos cap. VIII. Diligentibus Deum omnia cohoprantur in bonum. Colui che ama Idio, ogni cosa gli torna in bene. Così fa’. — Idio ti dia la buona pasqua, fu una donna che svegliò un’altra, così si vuol fare quando tu le se’da lato a casa1 — Tre sono le cose le quali ci tolgano l’amore di Dio, che noi non lasciamo.

El primo è la prosperità.

Sicondo è l’aversità.

Cadent a latere tuo mille, et decem millia a dextris tuis2. Questo è per la prosperità e per la adversità, cadeno da parte di Cristo mille, e X milia3 da la sua destra: e qui ne nasce una terza, la quale terza è la colpa che nasce da questa prosperità e avversità. Colui che ogni cosa diriza in Dio, che ama Idio, tutte queste cose nol possono nuociare. Idio fa che

  1. Così nei Codd., ma forse è da lamentar la mancanza di qualche parola che chiarisca il senso se pure non è una delle solite interruzioni del Santo per riprendere qualche donna intervenuta troppo tardi alla predica.
  2. Salmo xc. vers. 7.
  3. I Codd. Sen. migliaia.