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476 | predica quadragesimaquinta |
Amor di caritade, tu m’hai così ferito . . . . . . . . . 1 tanto monta l’ardore. Costui l’aveva alla barba.
È uno terzo amore che si chiama intellettuale, col quale amore l’anima inlumina lo intelletto ex tota mente tua. Amerai me, dice Idio, con tutta la mente tua. Questo amore illumina la mente per tal modo di fede, che ella cognosce che ogni cosa va bene. Se vede guerra, elli ringrazia Idio e considera e contempla i dannati per la malizia loro: se è pace, e elli ringrazia Idio contemplando la gloria e la pace che v’è dentro, dicendo seco: Idio rimunererà buoni in gloria perchè hanno fatta la sua volontà in questo mondo. Se vede pistolenzia, e egli ringrazia Idio contemplando che per vera e dritta giustizia egli manda quella pestilenzia. Se egli manda grandini, se egli manda carestie, sempre egli ringrazia Idio, dicendo: tu fai sempre bene di ciò che tu ci fai; tu ci fai meglio che noi non meritiamo. Omnia in sapientia fecisti et impleta est terra possessione tua2: tu hai fatto ogni cosa co la tua potenzia e sapienzia. Tu signore se’ in ogni luogo co la tua potenzia e sapienzia. Tu hai dato l’ordine a tutte le cose: tu conservi tutte le cose per salute di noi. Tu crei tutte le cose per nostro sostentamento. E inde Pavolo a Corinti, Cap. X. Captivantes omnem intellectum nostrum3. Cattivando ogni nostro intelletto e di cielo e d’inferno, ogni cosa tu guidi e governi e reggi co la tua somma potenzia e sapienzia e clemenzia. Dove hai veduto e compreso tre amori:
El primo, amore memoriale.
Sicondo, amore effettuale.