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472 predica quadragesimaquinta


e noi l’aviamo questo amore dato a’ figliuoli, a le nostre donne, a’ nostri mariti, al nostro corpo, a la robba nostra? Anco col terzo amore intellettuale, come faremo noi, che vediamo lo intelletto nostro essare a quelle cose, noi ci assercitiamo? E così la donna ha il pensiero quando ella cucie, che la costura vada dritta, e che ella non si pònga el dito. El nostro Signore vuole che la tua memoria, e lo tuo effetto, e lo tuo intelletto sia tutto fitto in lui; in ciò che tu fai, tu sia levato in Dio. Nè santo Giovanni Battista, che fu così santo, nol lo faceva, che mangiava le locuste per penitenzia, faciendosi aspra vita. — O quando egli dormiva come faceva? non si ricordava più di Dio lui, che noi. Dunque chi è quello che sia sì santo che osservi questo comandamento di Dio? Oh, noi aviamo che colui che è giusto non può fare che non facci dei pecati: septies dies cadit iustus. Oh, colui che è giusto cade sette volte el dì ne’ pecati, se non mortalmente almeno venialmente. E però questo comandamento noi nol potiamo osservare, come tu intendi, ma debasi intendare com’io ti dirò. Abbi per ferma regola generale che nol potiamo osservare, e non fu mai criatura che ’l potesse osservare se non solamente due, cioè: Maria Madre di Iesu, e Iesu; da questi due in fuore, cerca per l’arte. Sempre ste’ Nostra Donna in questo comandamento; la memoria sempre a Dio, la volontà sempre a Dio, e lo intelletto sempre a Dio; continuamente erano levati a la volontà di Dio.

Questi due il poterono fare e fecerlo, ma niuno altro, no. Noi il potremo osservarlo quando noi saremo in vita eterna, beati. Voglia Idio che tutta questa brigata sia di quelli che mettiamo ad effetto quello comandamento; che la memoria, l’anima e lo intelletto, la mente, l’affetto e il cuore contemplando la divina sapienzia, la