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godeva de’ suoi martori per io grande ardore de la ca- rità: e così anco molti altri santi. Simile dico di santo Francesco che, con tutto che elli avesse de le persecu- zioni, de le pene nel corpo, disagi e affanni sempre, per Famore di Dio gli portava volentieri. Credi che gli fusse mai dimandato di verno, quando erano i grandi freddi che altri sta inguantato e impelluciato, i se a lui faceva freddo? Si, che ne deve essare domandato; e la risposta sua doveva essare, Idio dà el caldo sicondo e’ panni. Chi è in carità e in fervore, egli arde dentro e di- mostrasi insino di fuore, nell’ anima e nel corpo, co- me quando el bollore è sì grande che e’ fa trabocare el pignatte di fuore. Come hai quando Santo Francesco volse andare al martirio al Soldano, che egli disse: io voglio che noi facciamo un poco co le parole. Era el suo animo a volere disputare. Come il Soldano vidde questo gli volse dare grandissimi doni...... Oh, oh le sue prediche! Va^ l^^gg^ quando egli ebbe le stimate con quante preghiere egli le domandò a Dio. Sai che fu quello? Fu uno svisceramento d’ amore. Et hic trasformatur cor amantis in id quod amatur^ ut pareat foris iuncti ligamen amoris. Così si trasforma el cuore dell’ amatore ne la cosa che egli ama, acciò che V amore el suo legame con- giunto si dimostri di fuore. E gli si dimostrò in lui quan- do e’ gli apparve e’ segni de’chiovi e de le mani e del piei di lesti ne le mani e ne’ piei di Francesco. Oh che brevileggio fu questo! Fu uno brevileggìo dimostrativo^ che quelli chiovi che forarono le sue mani e suoi piei 1 11 Cod. S«n. 4 impilUcato. 2 Lacuna in tatti i Codd.