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454 | predica quadragesimaquarta |
dava dietro a’ panni e tenevagli alta la cappa dietro a modo che si fa a uno vescovo, e egli el diè a uno, e la notte poi seguente venne quagiù a l’arboro e bussava l’uscio, e in capo d’otto dì santo Francesco disse, vattene a casa di colei di cui tu eri prima. Così quando fusse stato fatto male a uno agnellino n’era piatoso, simile de’ capretti e de le pecoruccie: quanto amava egli uno agnello che s’ingegnava che gli fusse pagato per tenerlo, perchè significava al figliuolo di Dio in carne. O che era egli, che quando si levava el corpo di Cristo in alto che le bestiuole s’inginocchiavano come facevano gli altri frati? O non fece elli star queta la cicala che cantava e davagli stroppio? Così anco la rondine...1 Che fe’ egli anco d’uno scolaio che essendogli dato impaccio e volendo provare la virtù di Dio e di santo Francesco disse, io ti comando per la virtù di Dio e di santo Francesco che tu non mi dia più impaccio, e così fece. E per questo si vide la sua santità; e questo basti per la quarta fiamma.
Vediamo l’altre quattro.
La prima, de le seconde quatro, si è matura e inluminosa cognizione. Caput cautem eius, et capilli erant candidi tanquam lana alba et temquam nix2; el capo suo e’ capelli erano candidi e bianchi come è la lana e come è la neve. Questo ti significa che chi ha la mente bianca, vuole avere tre condizioni, e sarà bianca come la lana. La lana vuole avere tre cose, prima vuole essere bianca, sicondo vuole essere morbida e terza vuole essere pura: queste tre cose potiamo dinotare in Francesco.