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444 | predica quadragesimaquarta |
Prima, bastonato.
Siconda, umiliato.
Terza, gratificato: io parlo de la grazia de la vila attiva.
La quarta virtù è che quando l’uomo ha alcuna virtù, subito l’acomuna al prossimo, insegnandoli. Doh! fratel mio, non vedi tu el pecato nel quale tu stai? Non sai tu che Idio punirà infine ogni atto, ogni fatto e ogni parola fatta contra a la volontà sua? Deh, non tenere più per questa mala via! — E così co’ la sapienzia che ha lui, insegna al prossimo quello che elli facci.
La quinta, ch’è per questa via che l’anima va. Ella piace tanto a Dio, che ella sta sempre in sua grazia, sempre Idio gli ha l’ochio de la sua misericordia adosso. E chi può capitare male essendo in grazia di Dio? Come è in questo, e egli salta alla sesta.
La sesta è, che essendo giònto a questo punto, e elli comincia a esser purgato del tempo mal vissuto, e entra in una vita attiva. Non dico contemplativa, no: io dico attiva. Sai che fa? Che elli vedendo avere fatto delle operazioni dispiacenti a Dio, tutte gli puteno e songli in odio, e vede quello che è piacere di Dio, e elli si mette a operarlo, e così purga el suo tempo passato. E se elli ha de le aversità ha pazienzia, cognoscendo che elli le merita. Così se vede un altro avere de le aversità, anco n’è piatoso, considerando sè medesimo, dicendo: — io le merito anco più di lui.
La settima è che Idio le dà infine de le tribulazioni assai. — Sai perchè? Or tiene a mente quello che io ti vo’ dire ora: mentre che una anima non ha cura del sapore di Dio; mai Idio non le dà troppa grande soma; ma quando ella vuole asaporarlo, spezialmente quando ella sarà in perfettissima vita in questo mondo, allora e