Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
predica quadragesimaquarta | 441 |
vox illius tamquam vox aquarum multarum: et habebat in dextera stellas septem. Ed de ore eius gladius utraque parte acutus exibat, et facies eius sicut sol lucet in virtute sua. Et cum vidissem eum, cecidi ad pedes eius tamquam mortuus. Ode questa leggenda, dice santo Giovanni: — Io vidi in spirito sette candelieri d’oro, in mezo a questi v’era uno che era simile al figliuolo dell’uomo, Cristo, vestito di uno vestimento lòngo insino a’ piei, e era cènto in alto a le mamelle. (Santo Francesco fu quasi ritruopico, però si cègneva alto). E aveva i suoi capelli bianchi come la nieve, o come la lana bianchissima, e aveva gli ochi suoi propiamente come due fiamme di fuoco. E aveva i suoi piei com’è l’attone, quando è nel fuoco ardente, e aveva la voce sua come voce di molte aque, e nella sua mano dritta aveva sette stelle a modo di croci. E de la bóca sua una spada tagliente da ogni lato usciva, e la sua faccia luceva come in mezodì. E come io vidi questo, subito me li gittai a’ piei e adorâlo.
Nel quale maraviglioso parlare noi vedremo dodici fiamme d’amore; e per pigliarle meglio, pigliale a quatro a quatro.
La prima in vita attiva: abituazione. Siconda, in vita contemplativa: delettazione. Terza, perseverante religione. Quarta, maternale dilettazione.
A l’altre quatro: La prima, materna e luminosa cognizione. Siconda, prudente discrezione, Terza, fervente affezione. Quarta, calda locazione; e âne otto.
Tolle le altre quatro ultime.
La prima, santa essemplazione. Siconda, efficace predicazione. Terza, de la fama diffusione. Quarta e ultima, de popoli divozione.